lunedì 2 gennaio 2012

L'albero e il bambino.

Tempo fa c'era un enorme albero di mele con il quale un ragazzino amava giocare tutti i giorni.
Saliva in cima all'albero, ne mangiava le mele, faceva un sonnellino all'ombra: lui amava quell' albero e l'albero amava giocare con lui.

Il tempo passava, il bambino cresceva e smise di giocare intorno all'albero ogni giorno.
Un giorno il ragazzino tornò dall'albero che sembrava così triste.
"Vieni a giocare con me", chiese l'albero al ragazzo.
"Non sono più un ragazzino, io non gioco più intorno agli alberi" rispose il ragazzo. "Voglio giocattoli: ho bisogno di soldi per acquistarli!"
"Mi dispiace, ma non ho soldi, però puoi raccogliere tutte le mie mele e venderle così avrai i soldi."

Il ragazzo era così eccitato che afferrò tutte le mele velocemente e corse via felice.
Passarono gli anni e un giorno il ragazzo, diventato uomo, tornò dall'albero.
"Vieni a giocare con me" disse l'albero.
"Non posso giocare! Devo lavorare per la mia famiglia. Abbiamo bisogno di una casa: mi puoi aiutare?"
"Mi dispiace" disse l'albero "Non ho una casa ma è possibile tagliare i miei rami per costruire la tua casa."

Così l'uomo tagliò tutti i rami dell'albero e scappò via.
Passarono altri anni e l'albero era di nuovo solo e triste.
Una calda mattinata estiva, l'uomo tornò.
"Vieni a giocare con me!" disse ancora una volta l'albero.
"Sto diventando vecchio. Voglio rilassarmi su una barca a vela. Puoi darmi una barca?"
"Se vuoi, puoi usare il mio tronco per costruire la tua barca."




Così l'uomo tagliò il tronco e vi fece una bellissima barca.
Dopo moltissimi anni, ormai vecchio e malato, l'uomo tornò dall'albero:
"Mi dispiace, ragazzo, ma non ho più niente per te. Le mele sono finite." disse l'albero.
"Nessun problema, non ho più i denti per masticare!" rispose l'uomo.
"Non ho più il tronco per farti giocare" aggiunse l'albero.
"Sono troppo vecchio per salire sul tuo tronco!" disse l'uomo.
"Davvero non posso darti più nulla: l'unica cosa rimasta è la mia radice!" disse l'albero in lacrime.
"Non ho bisogno di molto ora, solo un posto per riposare. Sono ormai vecchio e stanco!" rispose l'uomo.
"Bene! Le radici degli alberi vecchi sono il posto migliore per appoggiarsi e riposare."
L'uomo si accovacciò vicino alle radici e l'albero pianse di gioia...

Tu sei quel ragazzino e l'albero è il tuo genitore.
Prendiamo e chiediamo a nostro piacimento, disponiamo di loro come meglio crediamo, molte volte senza nemmeno un ringraziamento e spesso ferendo i nostri genitori irrimediabilmente. Ma loro, con amore e generosità, ci sono sempre accanto. Amali e rispettali perchè è quello che Allah swt desidera e ciò che il Profeta saws ci ha insegnato.

"Il tuo Signore ha decretato di non adorare altri che Lui e di trattare bene i vostri genitori. Se uno di loro, o entrambi, dovessero invecchiare presso di te, non dir loro “uff!” e non ,li rimproverare; ma parla loro con rispetto, e inclina con bontà, verso di loro, l’ala della tenerezza; e di’: “O Signore, sii misericordioso nei loro confronti, come essi lo sono stati nei miei, allevandomi quando ero piccolo”. Il vostro Signore ben conosce quello che c’è nell’animo vostro. Se siete giusti Egli è Colui che perdona coloro che tornano a Lui pentiti." (Al Qur'an Al Karim - Sura Al-Isra’ 17:23-25)

“Siate buoni con i genitori…” (Al Qur'an Al Karim - Sura An-Nisâ’ 4:36)

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